Si chiamano così perché per la loro consumazione non abbiamo bisogno di altro che del cucchiaio.
Mousse, charlotte, aspic, zuppa inglese, bavarese: tutti dolci che potrebbero entrare a far parte di questi delicatissimi dessert, molto spesso monoporzione.
Come possiamo renderli perfetti e pronti per essere presentati anche agli ospiti più esigenti?
Innanzitutto procuriamoci pochi essenziali strumenti utili per prepararli.
Le fruste. Abbiamo bisogno di una frusta a mano per mescolare le creme, affinchè non vengano a crearsi grumi; ma da sola non basterà, avremo bisogno di una frusta elettrica per gli ingredienti da montare, che sono tipici di questi dolci.
Temperature “critiche”. Tieni presente che la panna e le creme sono molto sensibili alle temperature, per cui la panna da montare e il contenitore che la accoglie devono essere ben freddi; gli albumi invece richiedono la temperatura ambiente.
Cotture gentili. Le creme vanno sempre cotte in modo dolce: in forno a bagnomaria oppure sul fornello a fuoco bassissimo, senza mai arrivare al bollore.
Gli stampi. Potete scegliere gli stampi economici in alluminio ondulato o in porcellana, oppure quelli in silicone (ideali per sformare con facilità), in vetro termoresistente o rivestiti in ceramica; da portata o individuali. Senza contare che tazze, coppe e bicchieri sono tutti stampi perfetti da utilizzare con fantasia.
Il riposo in frigo. E’ necessario perché il dolce si rapprenda e in generale dura almeno 2 ore.
Ma oggi approfondiamo le origini e la preparazione della zuppa inglese.
Questo dolce antichissimo pare sia stato realizzato per la prima volta in Emilia Romagna secoli fa e la prima ricetta codificata viene attribuita a Pellegrino Artusi, scrittore, gastronomo e critico letterario dell’800.
Dolce antico che tutte le nonne emiliane preparano ai nipoti da tempi immemori, tradizionalmente veniva preparato con una base simile a quella di un dolce inglese molto semplice che prevedeva una pasta lievitata intinta nel vino, condita con panna e briciole di biscotto.
Qualunque sia stata l’origine, sta di fatto che il primo a dare nome, dignità alla zuppa inglese fu Pellegrino Artusi, di cui puoi ritrovare qui la ricetta.
Tu quale dei dolci al cucchiaio preferisci?