Due il pompiere
Questa storia parla del due e del suo significato. Ma procediamo a raccontarla con calma. C’era una volta un Uno, che si era trasferito nel dolce giardino della conta da qualche settimana. Aveva deciso di stabilirsi lì e vi aveva trovato anche un lavoretto presso la taverna “del bosco”. Non avendo ancora una casa, alloggiava temporaneamente nelle stanze riservate ai turisti. Il fatto strano è che, nel giardino, ogni individuo o famiglia doveva costruirsi la casa da sé. Questo Uno era molto capace, ma anche altrettanto cocciuto. Decise di non chiedere aiuto a nessuno e iniziò, piano piano, a costruire la sua casetta. Il progetto era molto semplice, non aveva bisogno di grande spazio: una stanza con letto e cucina, un piccolo bagno con doccia e un accenno di porticato per godersi la brezza estiva. Trovare tutti i materiali necessari a questo piccolo, ambizioso progetto fu abbastanza difficile. Quando li ebbe tutti, infatti, l’inverno era già alle porte e la stagione turistica stava entrando nel vivo. Uno aveva il fiato sul collo: il lavoro, il dover liberare presto la stanza e il progetto della casetta che faticava a decollare. Il tempo stringeva, le giornate si accorciavano e Uno stava andando in confusione. L’entusiasmo per quel progetto si stava trasformando in frustrazione. Uno non sapeva veramente come fare, ma era un numerino testardo e decise di continuare a fare da solo. Un sabato pomeriggio, giusto una settimana dopo che ebbe finito di costruire la sua casetta, accadde l’impensabile. La casa, per colpa di un cavo elettrico installato male, andò in fiamme. Di corsa, arrivarono i pompieri del giardino che, in men che non si dica, spensero le fiamme. Ma il povero Uno era rimasto senza casa. Tra i pompieri, c’era Due, che, il mattino seguente, si presentò da Uno, tirò su le maniche e iniziò a impastare la calce e a sistemare le travi, aiutandolo a costruire la sua nuova casetta. Uno non disse nulla, ma apprezzò davvero il gesto di quello che fino al giorno prima era uno sconosciuto. Nel giro di due settimane la casetta fu pronta e Uno ebbe finalmente la sua dimora. Ma le sorprese per Uno non erano ancora finite. Due organizzò, con l’aiuto di sua moglie, la pasticciera Tre, una festicciola in onore del nuovo abitante del giardino. C’erano proprio tutti: Sei il pittore, la maestra Uno, Cinque il cantante, la famiglia di Otto l’astronauta, Nove la fotografa e tanti altri numerini, che resero speciale il pomeriggio. Il legame di amicizia con Due durò per sempre e Uno imparò, finalmente, a mettere da parte il suo orgoglio e a chiedere aiuto nei momenti di vero bisogno. Perché si sa, è possibile realizzare grandi progetti da soli, ma se si è in squadra, anche solo in due, spesso riescono meglio.